Latte fresco: liberalizzata la data di scadenza

Il decreto legislativo 231/2017 recepisce il regolamento europeo 1169/2011 e permette la liberalizzazione della data di scadenza del latte pastorizzato e del latte fresco pastorizzato.

Il latte, insieme alle uova, è rimasto l’unico prodotto alimentare con una scadenza fissata dalla legge.Ma con il decreto legislativo 231/2017 viene recepito il regolamento UE 1169/2011, permettendo la liberalizzazione della data di scadenza del latte pastorizzato e del latte fresco pastorizzato.

Iniziamo analizzando la situazione attuale e definendo cosa siano il latte pastorizzato e il latte fresco pastorizzato. La legge 3 maggio 1989 n. 169 definisce:

  • Latte pastorizzato: il latte sottoposto a trattamento di pastorizzazione, e che presenti al consumo:

    a) prova della fosfatasi alcalina negativa;

    b) un contenuto in siero – proteine solubili non denaturate non inferiore all’11 per cento delle proteine totali.

     

  • Latte fresco pastorizzato: il latte che perviene crudo allo stabilimento di confezionamento e che, ivi sottoposto a un solo trattamento termico entro 48 ore dalla mungitura, presenti al consumo;

    a) prova della fosfatasi alcalina negativa

    b) un contenuto in sieroproteine solubili non denaturate non inferiore al 14 per cento delle proteine totali;

    c) prova della perossidasi positiva.

     

Sempre secondo la legge n. 169 del 1989 queste due tipologie di latte non possono avere una data di scadenza che supera i 4 giorni successivi a quelli del confezionamento.

Il decreto legislativo 231/2017 abroga l’articolo 5, comma 3, ultimo periodo della legge n. 169; cioè la parte della legge che specifica il limite dei 4 giorni per il latte pastorizzato e fresco pastorizzato.

Inoltre, sempre in riferimento alla legge n 169/89, abroga anche  l’articolo 6, comma 1, lettera a), limitatamente alle parole:«, con data di riferimento di 180 giorni dal confezionamento». In questo caso l’abrogazione si riferisce al latte sterilizzato, ed elimina il limite dei 180 giorni dalla date di confezionamento. Tale abrogazione si ripete anche per il latte UHT a lunga conservazione, infatti viene abrogato l’articolo 6, comma 1, lettera b) della legge 169 del 1989, limitatamente alle parole: «, con data di riferimento di 90 giorni dal confezionamento».

Ricapitolando:

  • Il latte fresco e il latte fresco pastorizzato non avranno più il limite dei 4 giorni dalla data di confezionamento;
  • Il latte sterilizzato non avrà più il limite dei 180 dalla data di confezionamento;
  • Il latte UHT a lunga conservazione non avrà più il limite dei 90 giorni dalla data di confezionamento.

Queste modifiche vengono effettuate considerando che le varianti per  stabilire la scadenza di un prodotto,  sono tante e anche complesse. L’intervallo può variare in virtù della qualità batteriologica, del tipo di ingredienti, della quantità di sale o di zucchero, del sistema di confezionamento, del tipo di additivi e anche dalle modalità di lavorazione e di conservazione. Per questo la legislazione lascia al produttore la libertà di analizzarle e stabilire la durata di conservazione corretta.

Personalmente presento qualche dubbio solo in riferimento alle due tipologie di latte fresco. Questi sono alimenti che, a differenza del latte sterilizzato e del latte UHT, non subisce dei trattamenti termici molto elevati; e quindi sono maggiormente a rischio. Credo comunque nella adeguata vigilanza delle istituzioni.

alessandrosquillaci
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