EFSA: relazione sui pesticidi negli alimenti

Pubblicato il rapporto annuale sui residui di pesticidi negli alimenti riferito ai dati del 2016.

L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha pubblicato il rapporto annuale sui residui di pesticidi negli alimenti, contenente i dati relativi al 2016, che indicano una situazione sostanzialmente positiva.

Questo rapporto fornisce una panoramica delle attività di controllo ufficiali svolte dagli Stati membri  dell’UE, dall’Islanda e dalla Norvegia nel 2016. Sulla base dei risultati analitici forniti da questi paesi, è stata condotta un’analisi dettagliata dei dati relativi alla presenza di pesticidi nei più importanti prodotti alimentari consumati.

Complessivamente, il 96,2% degli 84657 campioni analizzati rientrava nei limiti di legge (81.482 campioni). Nello specifico:

  • 50,7% dei campioni analizzati sono risultati privi di residui quantificabili (livelli di residui inferiori al limite di quantificazione (LOQ);
  • 45,5% dei campioni analizzati contenevano una quantità di residui che non superavano i livelli massimi (LMR);
  • 1,7% dei campioni analizzati ha superato i livelli massimi (LMR);
  • 0,9% dei campioni analizzati sono stati considerati non conformi ai limiti di legge.

Le categorie di alimenti interessati dall’indagine sono state le seguenti:

  • Prodotti di origine vegetali;
  • Prodotti di origine animale;
  • Alimenti importati;
  • Alimenti per l’infanzia;
  • Prodotti biologici.

Il rapporto conclude sostenendo che rispetto al 2015, nel 2016 il numero di campioni analizzati per i residui di pesticidi è leggermente aumentato. Per quanto riguarda il superamento dei livelli massimi (LMR), l’EFSA ha rilevato un aumento (il tasso è aumentato dallo 0,9% nel 2013 all’1,7%). Ciò può essere spiegato, secondo il rapporto, da alcune questioni emerse nel 2016, in particolare dalle modifiche legali agli LMR (alcuni dei limiti sono stati abbassati). Allo stesso tempo, la percentuale di campioni con residui al di sotto del LOQ è rimasta stabile (dal 52,8% nel 2013 al 52,3% nel 2016).

Per ulteriori informazioni potete visionare il rapporto completo.

 

 

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