Rivestimenti Alimentari – Nuovi derivati della chitina

Nuovi derivati ​​atossici di chitosano azido antibatterico ad alta efficienza -Derivato della chitina: potenziale applicazione in rivestimenti alimentari.

In uno studio di Andreii S. Kritchenkov et al pubblicato su Food Chemistry viene riportato un nuovo metodo per la produzione di N- (3-azido-2-idrossipropil) chitosano. Da questo composto potrebbe derivare un rivestimento per proteggere gli alimenti, tale materiale avrebbe anche proprietà antibatteriche. Infatti, la proteina principale di cui è composto, la chitina, se opportunamente trattata, può costituire la base di un nuovo derivato dotato di proprietà antibatteriche paragonabile a quello dell’ampicillina e della gentamicina. Tale derivato, chiamato azido – chitosano, è stato testo specificatamente contro  alcuni ceppi batterici in vitro: l’Escherichia coli e lo Staphyloccus aureus.  Il composto, messo a diretto confronto con i due antibiotici detti prima, si è dimostrato più potente. La molecola potrebbe quindi dare origine a una nuova classe di polimeri molto adatta ad allungare la shelf – life degli alimenti perché in grado di inibire o rallentare la proliferazione batterica senza ricorrere agli antibiotici.

I rivestimenti derivati da questo composto, potrebbero sostituire alcune sostanze come l’acido benzoico, nitriti e nitrati, senza alterare la shelf – life degli alimenti, o comunque associato ad altri metodi di conservazione potrebbe permettere l’allungamento di quest’ultima.

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