LAVORA CALABRIA

LAVORA CALABRIA: Sovvenzioni per il pagamento dei salari dei dipendenti, al fine di evitare i licenziamenti durante la pandemia di COVID-19

Il 16 Giugno è stato pubblicato il bando lavora calabria, come detto nel precedente articolo, il bando mira ad aiutare le imprese operanti sul territorio regionale, che hanno subito gli effetti dell’emergenza Coronavirus, attraverso un sostegno al pagamento dei salari dei dipendenti, al fine di evitare i licenziamenti durante la pandemia di COVID-19. 

BENEFICIARI

Possono presentare domanda le PMI, appartenenti ai settori di cui all’Allegato 2  il cui fatturato
relativo all’anno 2019 sia stato superiore a euro 80.000,00.
La partecipazione al presente avviso non è cumulabile con la richiesta di contribuiti di cui al bando “Riapri Calabria”.

REQUISITI

  • Non sussistenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto previste dall’art. 67 del
    D. Lgs. 159/2011 e s.m.i. o di un tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’art. 84, comma 4, del medesimo decreto;
  • Possedere la capacità di contrarre con la pubblica amministrazione, nel senso che nei confronti del Beneficiario non sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lett. c), del decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 e ss.mm.ii., o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all’Art. 14 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.;
  • Non aver commesso violazioni gravi, definitivamente accertate relativamente al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali e assistenziali (DPR 602/1973);
  • Possedere la capacità economico-finanziaria, operativa ed amministrativa in relazione al progetto da realizzare;
  • Avere sede operativa o unità produttiva locale nel territorio della Regione Calabria.
  • Essere regolarmente iscritto:
    • nei casi previsti dalla legge, nel registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente;
    • nel caso delle imprese artigiane, nell’apposito Albo Provinciale previsto dall’art. 5 della legge 8 agosto 1985, n. 443;
    • nel caso di professionisti non obbligati all’iscrizione in albi tenuti da ordini o collegi professionali, iscrizione IVA ed alla Gestione Separata INPS;
  • Non trovarsi in una delle condizioni di difficoltà alla data del 31/12/2019;
  • Non essere stato destinatario, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni, di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Calabria, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta, comunque imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che nel caso di indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro;
  • Non essere stato condannato con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto
    irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, anche riferita a un suo subappaltatore nei casi di cui all’articolo 105, comma 6, per uno dei seguenti reati:
    • delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 416, 416‐bis del codice penale ovvero delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dal predetto articolo 416‐bis ovvero al fine di agevolare l’attività delle associazioni previste dallo stesso articolo, nonché per i delitti, consumati o tentati, previsti dall’articolo 74 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, dall’articolo 291‐quater del decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43 e dall’articolo 260 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in quanto riconducibili alla partecipazione a un’organizzazione criminale, quale definita all’articolo 2 della decisione quadro 2008/841/GAI del Consiglio 1
    • delitti, consumati o tentati, di cui agli articoli 317, 318, 319, 319‐ter, 319‐quater, 320, 321, 322, 322‐bis, 346‐bis, 353, 353‐bis, 354, 355 e 356 del codice penale nonché all’articolo 2635 del codice civile;
    • frode ai sensi dell’articolo 1 della convenzione relativa alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee;
    • delitti, consumati o tentati, commessi con finalità di terrorismo, anche internazionale, e di eversione dell’ordine costituzionale reati terroristici o reati connessi alle attività terroristiche;
    • delitti di cui agli articoli 648‐bis, 648‐ter e 648‐ter.1 del codice penale, riciclaggio di proventi di attività criminose o finanziamento del terrorismo, quali definiti all’articolo 1 del decreto legislativo 22 giugno 2007, n. 109 e successive modificazioni;
    • sfruttamento del lavoro minorile e altre forme di tratta di esseri umani definite con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24;
    • ogni altro delitto da cui derivi, quale pena accessoria, l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione;
  • Non trovarsi in una situazione capace di determinare una distorsione della concorrenza;
  • Non essere iscritto nel casellario informatico dell’ANAC per aver presentato false dichiarazioni o false documentazioni nelle procedure di gara o negli affidamenti in subappalto
  • Osservare gli obblighi dei contratti collettivi di lavoro e rispettare la normativa in materia di:
    • prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro e delle malattie professionali;
    • salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
    • inserimento dei disabili;
    • pari opportunità;
    • contrasto del lavoro irregolare e riposo giornaliero e settimanale;
    • tutela dell’ambiente.
  • Rientrare nei parametri dimensionali delle PMI;
  • Esercitare un’attività identificata come prevalente e rientrante in uno Codici ATECO  di cui
    all’Allegato 2;
  • Essere impresa attiva;
  • In mancanza dell’aiuto, avrebbe licenziato o rischiato di licenziare il personale per cui l’aiuto è richiesto;
  • Presentare una sola domanda a valere sul presente avviso.
  • Non aver fatto richiesta del contribuito di cui al bando “Riapri Calabria”;

FORMA E INTENSITÀ DEL CONTRIBUTO

Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo a fondo perduto e non potrà essere superiore al 60% dei costi salariali lordi sostenuti a decorrere da aprile e non oltre il 30 settembre 2020.

SCADENZA

Le domande potranno essere inoltrate a decorrere dalle ore 10:00 del giorno 22 Giugno 2020 e fino alle ore 18:00 del giorno 3 Luglio 2018.

 

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